15 settembre 2025
14:38

L’uomo che sconfisse il boogie: omaggio a Secondo Casadei

L’uomo che sconfisse il boogie: omaggio a Secondo Casadei

Venerdì 3 ottobre, alle 21, con Moreno il Biondo e l’Orchestra Grande Evento e la Dino Gnassi Big Band

S’intitola L’uomo che sconfisse il boogie il documentario di Davide Cocchi del 2006 dedicato a come Secondo Casadei seppe ripristinare il primato del liscio in sala da ballo dopo l’invasione dei generi d’oltreoceano nell’immediato dopoguerra. Quest’autunno, l’espressione con cui i giornali dell’epoca salutavano l’autore di “Romagna mia” battezza una serata al Teatro Alighieri: venerdì 3 ottobre, alle 21, Moreno il Biondo e l’Orchestra Grande Evento e la Dino Gnassi Big Band, con la partecipazione di Roberta Cappelletti, Mauro Ferrara, Fiorenzo Tassinari, Riccardo Mazzi e il Gruppo Folk alla Casadei, esplorano l’eredità musicale di Secondo Casadei anche attraverso la lente di un genere quale il jazz, dei cui stilemi anche Casadei seppe appropriarsi in un uso libero e intelligente, fra appropriazioni e reinvenzioni, studiando i dischi di Duke Ellington, Armstrong, Ella Fitzgerald, Glenn Miller e Count Basie. Una contaminazione da riscoprire alternando il liscio della tradizione agli arrangiamenti in chiave jazz.

L’incasso della serata, realizzata in collaborazione con Casadei Sonora e con il contributo di Gruppo Tecno Solutions, sarà devoluto in beneficenza a favore dello IOR – Istituto Oncologico Romagnolo. 

“Sarà l’occasione di affiancare e mettere a prova di pubblico questi due grandi generi da ballo apparentemente lontani, che in realtà si uniscono nell’abbraccio ballerino, coinvolgendo tutte le generazioni – sottolinea Moreno il Biondo – Il clarinetto in do e la fisarmonica da una parte, le trombe e i tromboni dall’altra, con i saxofoni e le voci al centro della scena, che spettacolo!”

L’immagine del re del liscio, autore di quello che è ancora oggi l’inno ideale dei territori di Romagna, è spesso ridotta a quella di un campione non solo della tradizione ma del tradizionalismo – impermeabile, dunque, ai venti di novità che spiravano dagli Stati Uniti in particolare. Ma a guardar bene, fra dischi e biografia, emerge un ritratto di Secondo Casadei sicuramente più consapevole e informato di quanto accadeva nel mondo musicale a lui contemporaneo: dal jazz, scoperto dalle orchestre che si esibivano negli alberghi della Riviera quanto dal cinema, provengono certi strumenti, modalità e ritmi che si possono ancora scovare nelle sue incisioni. D’altronde, la prima diffusione del jazz non fu certo come musica per intellettuali e conoscitori…ma come musica da ballo; esiste dunque un’affinità fra jazz e liscio e non solo nel primato dei sassofoni, ma anche nello spazio che hanno saputo conquistare nel cuore popolare delle terre dove sono nati e non solo. Il concerto del 3 ottobre al Teatro Alighieri è più di un semplice tributo; è un’occasione per restituire complessità alla figura di Secondo Casadei, custode di un’identità romagnola aperta al mondo.

“Il babbo amava ascoltare tutti i generi musicali, compreso lo swing, il jazz e la musica americana. In particolare adorava Duke Ellington, tanto da dare il suo nome al nostro pesciolino rosso…! – racconta Riccarda Casadei – È sempre stato curioso e al passo con i tempi, la sua forza è stata anche quella di inserire, accanto al repertorio tradizionale da ballo romagnolo, che era il suo cavallo di battaglia, i ritmi che andavano di moda nell’epoca in cui viveva. Per esempio, quando c’era il Festival di Sanremo, per me erano tempi ‘duri’, perché mi faceva mettere sul giradischi il disco con la canzone vincitrice, per esempio Nel blu dipinto di blu, dieci, venti, cento volte, in modo che lui potesse trascrivere le note della melodia, così da poter preparare subito un piccolo arrangiamento e suonarlo la sera stessa in orchestra. Questo suscitava grande sorpresa ed ammirazione nel pubblico, che proprio per la sua lungimiranza, è sempre stato composto da gente di ogni età, dal bambino al nonno, insomma, la famiglia al completo.”

Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri 0544 249244 – Biglietteria online
Biglietti: 10 Euro

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