Trilogia d’Autunno: L’invisibil fa vedere Amore

Orlando

musica di Georg Friedrich Händel (1685-1759)
dramma musicale in tre atti
libretto di Carlo Sigismondo Capece da Ludovico Ariosto
(prima rappresentazione Londra, King’s Theatre, 27 gennaio 1733)
Edizione Bärenreiter

Medoro Elmar Hauser
Zoroasto Christian Senn
Angelica Francesca Pia Vitale
Dorinda Martina Licari
Orlando Filippo Mineccia

Ottavio Dantone direttore
Pier Luigi Pizzi regia, scene, costumi

Accademia Bizantina
luci Oscar Frosio


Seppure oggetto di appena una decina di repliche, poi dimenticato per quasi due secoli (fino alla ripresa del 1922), Orlando è senza dubbio uno dei capolavori di Händel, che lo mette in scena sul palcoscenico del King’s Theatre nel gennaio del 1733. Trasfigurando in musica il poema cavalleresco di Ariosto, si inserisce in una lunga tradizione ma nel segno di una straordinaria spinta innovativa e di una libertà formale del tutto inconsueta. E soprattutto efficacissima nel dare forma ai tormenti del protagonista, dalle pagine eroiche a quelle di tono più meditativo – esemplare l’eloquenza drammatica della scena della “pazzia”, un lungo arioso modellato sul divenire del suo cieco sconforto. Perdutamente innamorato di Angelica, principessa del Catai, a sua volta legata al giovane saraceno Medoro, di cui è invaghita anche la pastorella Dorinda, il paladino Orlando ritroverà il senno e, sotto la nobile “regia” razionale del mago Zoroastro, tornerà saggiamente a sé stesso e alle armi.

Tre titoli che si susseguono un giorno dopo l’altro sullo stesso palcoscenico, un agile e flessibile meccanismo scenico, uno staff tecnico collaudato e pronto a ogni invenzione: è il marchio inconfondibile della trilogia autunnale, da anni irrinunciabile appendice del festival votata a epoche e linguaggi diversi del teatro musicale. Ed è camminando di nuovo sul filo teso attraverso i secoli che prende corpo l’omaggio a uno degli indiscussi “padri” della nostra musica, compositore inarrivabile e genio drammatico; coetaneo di Bach, allo stesso modo grande e “moderno”, eppure votato ad altri orizzonti e soprattutto al teatro. È dal suo straordinario catalogo che emergono i tasselli di un “trittico” che, affidato alla collaborazione tra il rigore visionario di Pizzi e l’indiscutibile talento di Dantone, richiama il mondo ideale e intramontabile dell’epica cavalleresca.

«Quel che l’uom vede, Amor gli fa invisibile, e l’invisibil fa vedere Amore»: amore e follia, coraggio e visionarietà, passioni intrecciate che animano gli eroi immortali del celeberrimo poema di Ariosto, l’Orlando furioso, fonte delle opere di Händel. Eroi colti nel lato più fragile della loro umanità, esposti al potere dell’amore che toglie il lume della ragione, e a quello della magia che ne sconvolge gli intenti. Eroi che nella follia riescono ad andare oltre il peso materiale del vivere, e a trascendere il reale fino a comprenderlo nella sua essenza e a immaginare quel mondo ideale, forse irraggiungibile ma che è il motore di ogni progresso – quanta attualità a quasi tre secoli dalla composizione in Orlando e Alcina! Ma anche in quel Messiah che, nella mirabile commistione di tutti gli stili europei, continua a infondere speranza agli uomini di oggi.


Fino al 30 giugno prevendita esclusiva ad agenzie e tour operator
Dal 14 luglio all’8 agosto e dall’1 al 13 settembre prevendita carnet
Dal 15 settembre prevendita singoli biglietti

Carnet Trilogia d’Autunno (3 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti

Orlando

Ravenna Festival, Trilogia d'Autunno
Opera
12 novembre 2025
ore 20:00
14 novembre 2025
ore 20:00
Teatro Alighieri
Intero da 20 a 64 Euro
Ridotto da 18 a 57,50 Euro