12 ottobre 2018
13:03

Stagione dei Teatri 2018/2019

Il 2018/19 de La stagione dei teatri curata da Ravenna Teatro/Teatro delle Albe si apre al Teatro Alighieri con Marco Paolini, appassionato narratore del nostro tempo, che in Tecno-Filò (dal 29 ottobre al 1 novembre) si pone domande sulle contraddizioni della tecnologia e le sue ripercussioni. Seguono Il giardino dei ciliegi (15 e 16 novembre al Rasi), nuova produzione ERT portata in scena dalla giovane compagnia bolognese Kepler-452, e il debutto ravennate di Fedeli d’Amore – Polittico in sette quadri per Dante Alighieri (dal 27 novembre al 6 dicembre al Rasi), di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, realizzato in occasione della Trilogia d’autunno del Ravenna Festival. Quindi la lettura drammatica Il regno profondo. Perché sei qui? (14 dicembre, Rasi) di Claudia Castellucci e Chiara Guidi, fondatrici della Sociètas Raffaello Sanzio. Apre il 2019 Churchill (10-13 gennaio, prima nazionale), con Giuseppe Battiston, istrionico attore in cui si fronteggiano un grande corpo e uno spirito sottile. Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli sono invece gli interpreti di New Magic People Show (23 e 24 gennaio), dal romanzo di Giuseppe Montesano. Antonio Latella, uno dei registi più significativi dell’attuale scena contemporanea nazionale, porta a Ravenna Aminta (31 gennaio) di Torquato Tasso. Quindi Questi fantasmi! (7-10 febbraio), un classico di Eduardo proposto dalla compagnia fondata dal figlio Luca De Filippo. Ecco quindi Shakespeare / Sonetti (13 febbraio) di e con Valter Malosti, poi i ravennati Fanny & Alexander si confrontano con Storia di una amicizia (15 e 16 febbraio al Rasi), tratto da Elena Ferrante, e ancora Ragazzi di vita (28 febbraio-3 marzo), tratto dall’omonimo romanzo di Pier Paolo Pasolini, diretto da Massimo Popolizio, in scena con Lino Guanciale. Ritroviamo quindi Shakespeare in I Shakespeare – I Banquo. I Caliban (9 marzo al Rasi) che Accademia degli Artefatti ha tratto da Tim Crouch. A seguire Il piacere dell’onestà (28-31 marzo), proposto da un incisivo interprete pirandelliano come Geppy Gleijeses, diretto qui dalla regista cinematografica Liliana Cavani. Dalla grande poetessa Alda Merini, Anagoor mette in scena Magnificat (6 aprile, Rasi) e altra novità è Don Chisciotte (12-14 aprile), il mitico cavaliere dell’impossibile scelto da Alessio Boni. Infine, Settimo Cielo di Caryl Churchill (4 maggio, Rasi), una produzione dei romani Angelo Mai/Bluemotion diretta da Giorgina Pi.

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